Da sempre in Windows i dischi in formato NTFS hanno la possibilità di effettuare
la compressione a livello di file, cartella o dell’intero disco.
L’operazione è completamente trasparente all’utente in quanto è il sistema operativo stesso che si preoccupa di comprimere (in fase di scrittura) o decomprimere (in fase
di lettura) i files o le cartelle che hanno l’attributo di compressione selezionato.
Logicamente questa extra-attività comporta un dispendio di cpu e tempo disco.
Per verificare se un disco NTFS è compresso basta selezionarlo in gestione risorse : tasto destro sulla lettera del disco e selezionate Proprietà, nella parte inferiore della finestra c’è un flag che segnala se il disco ha la compressione attiva o no; per verificare se una cartella o un file sono compressi basta che controlliate il colore del nome della cartella o del file in esplora risorse : se è blu invece che nero significa che è compresso.
Se su un disco dedicato a contenere solo dati questa tecnica permette qualche volta di recuperare un poco di spazio (poco perchè la compressione nativa NTFS è poco efficiente, lo stesso file o cartella zippati per esempio occupano molto meno spazio !), sul disco di sistema (di solito C:) ha effetti nefasti, infatti comporta sempre un rallentamento di tutto il sistema anche su macchine veloci e recenti.
Per ovviare a questo rallentamento basta aprire un prompt dei comandi come Amministratore :
START -> ESEGUI -> CMD.EXE
posizionarsi nella root del disco di sistema, es. C:
C:
CD \
e digitare il comando :
COMPACT /U /S /I C:\*.*
I parametri del comando COMPACT significano :
/U = decomprime
/S = elabora anche le sotto-directoy
/I = ignora eventuali errori e continua elaborazione
L’operazione potrebbe durare diversi minuti a seconda del numero di files e della dimensione del disco, al termine comunque avremo un sistema molto più reattivo.
Personalmente comunque sconsiglio di usare questa caratteristica di compressione di NTFS perchè non è molto efficiente e non si recupera mai molto spazio, con la dimensione attuale dei dischi in commercio meglio pensare ad un upgrade del disco stesso !
2 commenti
Roberta
19 Marzo 2021 at 03:29 (UTC 2) Link to this comment
Tutto Windows 10 diventa sempre più una pessima, anzi odiosa idea…. si impadronisce del NOSTRo computer e ci fa quel che vuole. Ad ogni aggiornamendo diventa un delirio e una gran perdita di tempo riportare il pc al nostro modo di usarlo. Non poter bloccare gli aggiornamenti o continuare a fare punti di ripristino prima di spegnere il computer è un’altra scocciatura.
Altro che Grande fratello, questa è una Dittatura vera e propria, non solo antidemocratica, ma per la quale ci tocca anche pagare! Almeno fosse gratuito! (Parlo per me, che ho un assemblato creato a misura delle mie necessità). Nemmeno i driver originali delle periferiche mi fa reinstallare…ha cancellato i miei e li ha sostituiti coi suoi generici, che, p.e., non gestiscono la risoluzione del mio monitor curvo Samsung HDMI.
Per non parlare del saluto all’apertura: “Ti diamo il benvenuto”. Ti diamo! chi???? Il computer è MIO, e me lo gestisco io. E’ come entrare nella propria casa e trovare un estraneo davanti all’ingresso che dice “Entra pure, ma qui adesso comando io….
Non posso più tornare a Mac per via dei costi, ma nemmeno imparare Linux: ho quasi 80 anni, spenderei tempo e vita prima di tornare a riappropriarmi del mio pc come ai tempi di Windows 7 Pro.
Scusate lo sproloquio, ma sono proprio in….ata, mi sto sfogando perché qualcuno forse qui condivide il mio malcontento.
Per finire, un riconoscente grazie per la dritta su come decomprimere i miei HD in modo relativamente veloce. Ho una 20ina di Tera collegati in esterno, e me li ha compattati tutti, accidenti a lui, non solo, ma mi compatta anche ogni file nuovo che scarico dal web.
Un saluto
mdede
19 Marzo 2021 at 09:27 (UTC 2) Link to this comment
Purtroppo non posso che concordare con lei su tutto, Microsoft con Windows 10 ha fatto un passo indietro rispetto a Windows 7 di sicuro !, ma non abbiamo alternative se non come ha ben scritto migrare ad altri sistemi operativi come Linux o Mac.
Insista e vedrà che riuscirà a “domare” anche Windows 10 !
:-)